Monkeypox
Che cos’è? La malattia è causata dal Monkeypox virus che appartiene al gruppo dei Orthopoxvirus, a cui appartiene anche l’agente eziologico del vaiolo. La Monkeypox è una rara malattia virale presente principalmente nelle foreste pluviali degli Stati dell’Africa centrale e occidentale. La malattia prende questo nome perché fu scoperta nelle scimmie di laboratorio nel 1958; in seguito venne dimostrata la presenza dell’infezione in diverse specie di roditori in Africa. L’ospite naturale del virus sembra essere lo scoiattolo, ma test di laboratorio hanno dimostrato che il virus può infettare anche ratti, topi e conigli. L’infezione può avvenire tramite il morso o il contatto diretto con il sangue, fluidi o lesioni di animale infetto; la malattia può anche diffondersi da persona a persona, ma ha una contagiosità minore del vaiolo. Si ritiene che il virus venga trasmesso attraverso le goccioline respiratorie, il contatto diretto con liquidi corporei di una persona affetta o oggetti contaminati dal virus. |
Come si manifesta la malattia? I sintomi sono simili al vaiolo, ma generalmente più lievi; dopo un periodo di incubazione di circa 12 giorni, la malattia si manifesta con febbre, cefalea, mialgie, rachialgie, linfoadenopatia, astenia cui segue entro 3 giorni rash papulare; la malattia si risolve generalmente entro 2-4 settimane. |
Cosa si può fare? Ad oggi non esiste una terapia
per la Monkeypox anche se si è osservato che il vaccino
del vaiolo riduce il rischio di contrarre l’infezione.
animali accertati di Monkeypox
epidemia di Monkeypox in atto.
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L’epidemia Nel Maggio 2003 al CDC sono giunte segnalazioni di pazienti dell’Illinois, Indiana e Wisconsin con una malattia febbrile, rash che avevano avuto contatti stretti con cani delle praterie. Tramite la microscopia elettronica si è potuto identificare un poxvirus dai campioni cutanei del paziente affetto e dai linfonodi del cane cui era venuto in contatto; in seguito ulteriori test di laboratorio eseguiti al CDC hanno confermato la presenza di Monkeypoxvirus. Al 25 Giugno sono 79 i casi riscontrati in Illinois (16), Indiana (20), Wisconsin (39), Missouri (2), Kansas (1) e Ohio (1), di cui 29 hanno avuto diagnosi confermata dalle analisi di laboratorio. La ricerca della fonte che può aver introdotto il virus negli Stati Uniti ha portato all’identificazione di un distributore di animali in Illinois dove le due specie di mammiferi venivano tenute insieme; si è potuto quindi risalire alla provenienza dei topi giganti del Gambia che sono stati importati dal Ghana ad Aprile insieme ad altri piccoli mammiferi e ad oggi possono essere considerati questi la fonte dell’infezione da Monkeypox virus. |
Definizione di caso: criteri clinici:
gli elementi possono essere distinti o
confluenti)
angina, tosse, dispnea.
segni di malattia
(congiuntivite, sintomi respiratori, rash)
sono stati in contatto con casi sia
umani che animali3 di monkeypox
criteri di laboratorio:
ad un orthopoxovirus in assenza di
esposizione ad altri ortopoxovirus
assenza di esposizione ad altri orthopoxvirus.
quale è
avvenuta l’esposizione e non sono presenti altre fonti
di esposizione
l’animale nei confronti del quale è avvenuta
l’esposizione e non sono riscontrabili altre fonti di
esposizione
avvenuta l’esposizione e non sono presentia ltre fonti
di esposizione
essere considerati nel porre
diagnosi alternative includono: la presenza dei
criteri epidemiologici per la monkeypox, la
specificità dei test diagnostici e la compatibilità
con diagnosi alternative della presentazione clinica e
del decorso della malattia
Per saperne di più: http://www.medscape.com/viewarticle/457357 http://www.cdc.gov/ncidod/monkeypox/index.htm |