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SC Malattie Infettive e Tropicali I, osp. Amedeo di Savoia, Torino SS Medicina dei Viaggi
ASL Città di Torino

Carbonchio

Il carbonchio è una malattia batterica causata dal Bacillus anthracis. E' una zoonosi, cioè una malattia con un serbatoio animale ed una circolazione propria nell’ambito della popolazione animale (erbivori domestici) ed un coinvolgimento dell’uomo in particolari circostanze. La malattia è ubiquitaria con alcune regioni maggiormente interessate e considerate endemiche: Asia centro-medio-orientale e del Sud, Sud America, Africa centrale e Russia. L'uomo si contamina per inoculazione diretta delle spore attraverso la cute lesa o più raramente per inalazione delle spore o ingestione di carne contaminata.


 
Come si manifesta la malattia?

Il carbonchio ha una incubazione di 2-3 giorni. La principale manifestazione clinica è la pustola che inizia coma una papula centrata da una vescicola; dopo 24 ore la lesione si ingrandisce per la presenza di vescicole intorno. La lesione tende ad asciugarsi ed a formare un'escara nerastra. Possono coesistere importante edema circostante e ingrandimento dei linfonodi regionali. L'evoluzione anche con la terapia è lenta e la guarigione avviene in 2-6 settimane. Le forme polmonari e digestive sono molto più rare e sono gravissime.
 
Cosa si può fare?

Il vaccino è di difficile reperimento e non è in genere indicato. La maggior parte dei casi viene contratta per contatto diretto con pelli contenenti spore. Occorre pertanto fare molta attenzione nell'acquisto e nella manipolazione di pelli. Non toccare carcasse di animali. Non bisogna assolutamente mangiare carne di animali morti dopo malattia.
Chemioprofilassi: (durata 8 settimane): Adulti: Ciprofloxacina per os (500 mg ogni 12 h) o doxiciclina (100 mg per os ogni 12 h). Bambini e donne in allattamento: Amoxicillina 500 mg x 3 per os; in caso di esposizione molto probabile o certa si può impiegare anche la Ciprofloxacina 20-30mg/Kg/die per os in due somministrazioni (max 1g/die) o la Doxiciclina 5mg/Kg/die per os (quest'ultima solo nei bambini di età >8 anni).
 


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