Gravidanza
Generalità: Le
difficoltà che lo stato di gravidanza può creare durante
un viaggio in regioni tropicali, soprattutto in paesi a
basso tenore igienico, sono molteplici. I periodi di
maggior rischio sembrano essere tra la 12a e
la 15a
settimana per il rischio di aborto e dopo la 30a
per stati di eclampsia. Rispetto agli altri viaggiatori,
la donna in gravidanza si deve preoccupare maggiormente
della qualità dell’assistenza sanitaria nei paesi
visitati e del possibile impatto che malattie o
incidenti potrebbero avere a carico del nascituro.
Inoltre, alcune misure di prevenzione (vaccini, farmaci)
non possono essere consigliate in gravidanza. Ci sono
diversi paesi dove in linea di massima si dovrebbe
evitare di andare; in particolare quelli dove è alto il
rischio di malaria da P.falciparum resistente
alla clorochina (gran parte dei paesi dell’Africa
intertropicale ed il Sud-Est asiatico).
Viaggi aerei: Durante i viaggi aerei è consigliabile non mantenere la posizione seduta a lungo e a tale scopo è consigliabile avere un posto (settore non fumatori) vicino al corridoio e cercare di muoversi per 10-15’ ogni ora o effettuare opportuni esercizi di streching alle gambe regolarmente e assumere una adeguata quantità di liquidi. La pressurizzazione delle cabine non crea problemi. Molte compagnie aeree non accettano in viaggio donne oltre la 35a settimana di gestazione ed in alcuni casi, soprattutto viaggi lunghi, dopo la 28-30a settimana. Esercizio fisico :
Il soggiorno ad altitudini
superiori ai 4.500 metri dovrebbe essere evitato.
L’esercizio fisico non è controindicato, tuttavia,
considerando le condizioni climatiche presenti ai
tropici, si dovrebbe evitare lo sforzo che possa causare
ipertermia. Allo stesso modo dovrebbero essere evitati,
nel primo trimestre le saune e l’idromassaggio caldo.
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IL GIRO DEL MONDO
Le
difficoltà che lo stato di gravidanza può creare durante
un viaggio in regioni tropicali, soprattutto in paesi a
basso tenore igienico, sono molteplici. I periodi di
maggior rischio sembrano essere tra la 12a e
la 15a
settimana per il rischio di aborto e dopo la 30a
per stati di eclampsia. Rispetto agli altri viaggiatori,
la donna in gravidanza si deve preoccupare maggiormente
della qualità dell’assistenza sanitaria nei paesi
visitati e del possibile impatto che malattie o
incidenti potrebbero avere a carico del nascituro.
Inoltre, alcune misure di prevenzione (vaccini, farmaci)
non possono essere consigliate in gravidanza. Ci sono
diversi paesi dove in linea di massima si dovrebbe
evitare di andare; in particolare quelli dove è alto il
rischio di malaria da P.falciparum resistente
alla clorochina (gran parte dei paesi dell’Africa
intertropicale ed il Sud-Est asiatico).

