| Introduzione 
 La diarrea del viaggiatore è 
                        un evento molto comune: circa il 20-50% dei viaggiatori 
                        verso paesi caldi manifestano un episodio diarroico, di 
                        solito breve (meno di 48-72 ore) e di gravità limitata. 
                        La malattia viene definita come ³ 3/4 evacuazioni di 
                        feci non formate nell'arco di 24 ore con > 1 sintomo di 
                        malattia enterica (nausea, vomito, crampi addominali, 
                        febbre, tenesmo, feci ematiche). I fattori di rischio 
                        comprendono il paese di origine (sono più suscettibili 
                        coloro che provengono da paesi industrializzati), la 
                        destinazione, la suscettibilità individuale, 
                        l'esposizione ad alimenti o acqua contaminati. Le cause 
                        possono essere molteplici: batteri, virus, parassiti, ma 
                        talora anche lo stress del viaggio, il cambio 
                        dell'alimentazione, il clima, l'altitudine possono 
                        scatenare una diarrea. E' una sindrome caratterizzata da 
                        diarrea di variabile intensità (da poche scariche a 
                        diarrea liquida, raramente con sangue e muco), che può 
                        essere associata a dolori addominali, nausea, 
                        meteorismo, malessere generale e talora febbre. I 
                        sintomi si manifestano in genere nei primi giorni (2 
                        settimane) dall'arrivo nell'area a rischio, ma possono 
                        insorgere in qualunque momento del viaggio e talora 
                        ripresentarsi nel corso dello stesso soggiorno. 
                        L'evoluzione è favorevole; i casi non trattati 
                        guariscono in 1-5 giorni, ma talvolta la malattia può 
                        avere un decorso più prolungato protraendosi fino a 10 
                        giorni. Tra i microrganismi responsabili Escherichia 
                        coli  enterotossigeno ed enteroaggregativo sono di 
                        gran lunga gli agenti patogeni più comuni.
 
 
 
			 
			 		 | Principali microrganismi causa della diarrea del viaggiatore |  
                            | 
                              Batteri
															 | 
                            
                            Protozoi | 
                            Virus |  
                            | 
														
                               Escherichia coli(ETEC)
 | Giardia lamblia | 
                            Rotavirus |  
                            | Altri E.coli
                             (es. 0157:H7, enteroinvasivi, enteroadesivi)
 | 
                            
                            Cryptosporidium parvum | 
                            Calicivirus
                             |  
                            | Shigella spp. | 
                            Cyclospora cayetanensis | 
                            Enterovirus |  
                            | Salmonella | Entamoeba histolytica |  |  
                            | Campylobacter spp. |  |  |  
                            | Vibrio parahaemolyticus |  |  |  
                            | Aeromonas spp. |  |  |  
                            | Plesiomonas |  |  |  
 
| Prevenzione: 
                        Non è disponibile, al momento attuale, un vaccino. Il 
                        principale provvedimento per ridurre il rischio di 
                        contrarla è seguire con scrupolo i suggerimenti forniti 
                        nei capitoli dedicati all’igiene 
                        alimentare ed alla 
                        
                        purificazione dell’acqua. 
                        La profilassi farmacologica (chemioprofilassi) è 
                        indicata soltanto in alcune circostanze e deve essere 
                        valutata attentamente ed in modo individuale dal Medico.In chemioprofilassi possono essere utilizzati farmaci
 
                        
                          
                          
                        Antibiotici
                            - fluorochinolonici (ciprofloxacina, 
                            norfloxacina) per cui è dimostrata una protezione 
                            del 90%; non utilizzabili al di sotto dei 18 anni;- rifaximina altrettanto 
                            efficace;
 - doxiciclina, 
                            nei cui confronti tuttavia è segnalato un aumento di 
                            resistenza da parte dei germi responsabili della 
                            malattia.
 
 
                          
                        Bismutosalicilato 
                          conferisce una protezione del 65%, ma possiede uno 
                          schema di somministrazione complicato ed effetti 
                          collaterali fastidiosi: risulta quindi caratterizzato 
                          da scarsa aderenza.  
                          
                        Probiotici 
                          una limitata protezione è dimostrata per il 
                          Lactobacillus GG e Saccharomyces boulardii 
                          con effetto dose-dipendente. Sono farmaci maneggevoli, 
                          senza effetti collaterali ed interazioni 
                          farmacologiche, indicati in gravidanza e nei bambini, 
                          poco costosi. 
                          
                        Vaccino 
Lo studio di un vaccino con 
                          Enterobatteriacee inattivate al calore non ne ha 
                          dimostrato l'efficacia. Il 
                                               
                                                    vaccino anticolerico orale
                                                     , preparato con subunita B della tossina colerica e 1011 V.cholerae 01 uccisi, ha dimostrato una parziale efficacia nel prevenire la diarrea del viaggiatore, con una protezione del 25% circa.
 
 Una profilassi 
                        accettabile dovrebbe garantire una protezione di almeno 
                        il 75%, essere efficace, sicura anche per donne gravide 
                        e bambini, avere uno schema di somministrazione 
                        semplice, basso costo, scarsi effetti collaterali ed 
                        interazioni farmacologiche. La rifaximina, per le 
                        caratteristiche farmacologiche e la tollerabilità 
                        dimostrata potrebbe essere un interessante candidato.
                         
 |  
			 
			 		 | L'impiego di antibiotici in profilassi (ciprofloxacina, rifaximina) è da considerarsi soltanto per brevi periodi ed in casi particolari |  
                            | 
  
 | Soggetti affetti da patologie croniche come il 
														
                              diabete, le
                              
                              malattie infiammatorie dell'intestino (rettocolite 
                              ulcerosa, malattia di Crohn),
                              
                              HIV/AIDS, neoplasie, immunodepressione 
                              da ogni causa, disordini immunologici ed 
                              ematologici. |  
                            | 
  
 | Individui che devono affrontare impegni di particolare importanza in occasione del viaggio (riunioni di affari, gare sportive) |  
                            | 
  
 | In tutti gli altri casi non si ritiene indicato l'impiego di antibiotici in profilassi in quanto i rischi dei possibili effetti collaterali, soprattutto quando i farmaci sono assunti per lunghi periodi, superano i potenziali benefici. |  
                            | 
  
 | L'eventuale prescrizione dell'antibiotico per la profilassi deve essere sempre discussa con il Medico di famiglia o con il Medico del Centro di Medicina per i Viaggi. |  
 
 
| Trattamento: 
 Il più importante 
                        provvedimento terapeutico da mettere in atto in caso di 
                        diarrea è il ripristino delle perdite di acqua e di 
                        elettroliti bevendo liquidi come sotto indicato (vedi 
                        reidratazione orale). La disidratazione può essere 
                        particolarmente grave nei bambini: alcuni segni possono 
                        guidare nella valutazione. Fare in modo che i bambini 
                        possano soggiornare in luoghi freschi ed aerati; al 
                        minimo dubbio di disidratazione anche lieve, portate 
                        immediatamente il bambino in una clinica attrezzata. 
 |  
			 
			 		 | Guida alla identificazione di uno stato di disidratazione |  
                            | Grado
														 | 
														Sintomi
														 |  
                            | Leggero | Diuresi ridotta, urine scure, sete intensa |  
                            | Moderato | Come sopra, più agitazione, irrequitezza, labbra secche, battito cardiaco accelerato |  
                            | Grave | Come sopra, più bocca secca, ridotta lacrimazione,  cute secca sollevabile in pliche, battito cardiaco molto accelerato, occhi infossati |  
 
| Reidratazione orale: 
 Le bevande consigliate sono 
                        il thè, l'acqua zuccherata (7 cucchiaini da thè di 
                        zucchero + un cucchiaino da thè di sale), brodo, bevande 
                        commerciali addizionate di sali, succhi di frutta 
                        (arancia). In caso di grave stato di disidratazione non 
                        formalizzarsi sulle qualità dell’acqua ed utilizzare 
                        quella disponibile sino a che non si ha la possibilità 
                        di acqua potabile.   
 |  
			 
			 		 | Guida alla reidratazione orale (Il volume può essere soltanto approssimativamente indicato)
 |  
                            | 
															   
																   Bambini di età inferiore ai 2 anni: 50-100 mL dopo ogni scarica; 
																	 in caso di disidratazione lieve-moderata: circa 1 cucchiaino di thè e mezzo per kilo di peso per oraBambini tra 2 e 10 anni: 100-200 mL dopo ogni scaricaAdulti: acqua o altre bevande senza limitazioni |  
													  | Sali di reidratazione: 
 
							           Sono disponibili in commercio sali per reidratazione da sciogliere nell'acqua (es. Reidrax, Dicodral 60, da consumare entro 12 ore se mantenute a temperatura ambiente o entro 24 se refrigerate) o si possono preparare soluzioni bilanciate idonee ad una corretta reidratazione aggiungendo ad un litro d'acqua: 20 grammi di zucchero (4 cucchiai), 3.5 grammi di cloruro di sodio (1 cucchiaino da thé), 2.5 grammi di bicarbonato di sodio (1 cucchiaino), 1.5 grammi di cloruro di potassio (sostituibile con succo d’arancia o di pompelmo)  |  
 
 
| Trattamento farmacologico: 
 
                        La diarrea in corso di viaggi in paesi tropicali ha in 
                        genere decorso benigno e non richiede particolari 
                        provvedimenti fatta eccezione per quelli sopra elencati; 
                        le persone si ristabiliscono in pochi giorni. E' 
                        dimostrato tuttavia che la terapia di associazione 
                        sintomatici più antimicrobici è in grado di ridurre la 
                        durata della malattia. In alcuni casi è anche 
                        auspicabile poter ricorrere ad una visita medica 
                        soprattutto nelle seguenti circostanze: forme 
                        medio-gravi dei bambini; per gli adulti se i sintomi si 
                        protraggono per più di 3 giorni e/o se si ha una diarrea 
                        acquosa molto abbondante; se si notano sangue e/o muco 
                        nelle feci; se c'è vomito ripetuto; o se c’è febbre per 
                        più di 24 ore (ricordare che anche la malaria può 
                        presentarsi con diarrea febbrile).Se non è possibile ricorrere ad un medico si possono 
                        suggerire alcune linee di comportamento.
 
 |  
			 
			 		 | Linee di comportamento in caso di diarrea del viaggiatore |  
                            | 
															   
																   Diarrea lieve-moderata: due scariche nelle 24 ore e buone condizioni generali, senza febbre. Non muco né sangue nelle feci.  
																	 Aumentare l'assunzione di acqua cui è consigliabile aggiungere i "sali di reidratazione orali", dieta leggera. Mantenersi vicini ai centri abitati per raggiungere in breve tempo 
																	 un servizio di assistenza sanitaria.
 Diarrea lieve-moderata ma causa di disagio per il programma di viaggio: sintomi come sopra, ma impedimento a proseguire nell'itinerario stabilito o a partecipare a riunioni o attività importanti. Come sopra + assumere farmaci sintomatici (loperamide) ed antibiotici: ciprofloxacina 500 mg due volte al giorno per 3 giorni (no se minore di 18 anni) (in alternativa 500 mg in dose unica se i sintomi recedono nelle 24 ore); rifaximina 400 mg due volte al giorno per 5-7 giorni; co-trimossazolo 1 cp. due volte al giorno per 3 giorni; per coloro che sono allergici ai sulfamidici ed ai bambini può essere prescritta azitromicina.
 Diarrea grave: segni di gravità: diarrea 2-3 volte ogni ora, disidratazione, tachicardia, alterazione 
																	 dello stato mentale (confusione-disorientamento), febbre, dolori addominali crampiformi, sangue o muco nelle feci. Informare i compagni di viaggio, richiedere, dove possibile, assistenza medica; reidratazione orale (piccole quantità molto frequentemente); antibiotici: ciprofloxacina 500 mg due volte al giorno per 3 giorni; rifaximina 400 mg due volte al giorno per 5-7 giorni; co-trimossazolo 1 cp. due volte al giorno per 3 giorni; per coloro che sono allergici ai sulfamidici o non possono assumere i fluorochinolonici può essere indicata l'azitromicina alla dose di 1.000 mg in unica somministrazione o a 500 mg al giorno per tre giorni consecutivi. [Recentemente la rifaximina è stata valutata come parimenti efficace rispetto alla ciprofloxacina nel trattamento della diarrea del viaggiatore Herbert L. DuPont et al: Clin Infect Dis 2001;33:1807-1815]. Occorre fare molta attenzione a non utilizzare in modo indiscriminato gli antibiotici in quanto il loro uso può causare la selezione di microrganismi resistenti.
 |  
													  | 
														Anche la febbre può essere una causa di disidratazione ed è bene combatterla con paracetamolo, acetaminofene, ibuprofene o nimesulide 
                            (leggere attentamente precauzioni d’uso e controindicazioni)
 |  
| 
														
														  | Queste informazioni non possono coprire tutte le esigenze e le possibilità e sono redatte per individui adulti che non abbiano manifestato allergie a farmaci: in ogni caso è preferibile che i viaggiatori sottopongano queste informazioni al Medico del Centro di Medicina dei Viaggi o al proprio Medico di famiglia. I farmaci attualmente consigliati per il trattamento della diarrea del viaggiatore sono i fluorochinolonici (ciprofloxacina, ofloxacina), la rifaximina,  il co-trimossazolo, l'azitromicina: in tutti i casi è bene che i viaggiatori consultino personalmente
															il Medico curante o i Medici del Centro di medicina per i Viaggi Internazionali per informarsi su quale antibiotico è indicato.
															 |  |  
 
 
                     |