West Nile virus
Che cos’è? West Nile virus è un virus appartenente al genere dei flavivirus; viene trasmesso attraverso la zanzara della specie Culex. La trasmissione umana non è stata provata, anche se si è verificato un caso sospetto a seguito di trasfusione di sangue. Gli uccelli sono il serbatoio naturale dell’infezione: sopravvivono all’infezione sviluppando una immunità permanente e svolgono un ruolo centrale nella diffusione della malattia attraverso le ondate migratorie. Diverse specie di mammiferi sono suscettibili all’infezione: uomo, cavalli, gatti, conigli, scoiattoli, castori, pipistrelli. Il virus è endemico in Africa, Asia, Europa e Australia, dove si possono verificare epidemie o casi sporadici e solo recentemente è stato introdotto in Nord America |
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Come si manifesta la malattia?
La maggior parte delle infezioni da West Nile virus decorre in modo del tutto asintomatico. Le forme non complicate si manifestano dopo un periodo di incubazione di 2-14 giorni, con febbre >39°C, cefalea, mialgia, sintomi gastrointestinali; generalmente la fase acuta della malattia si risolve in una settimana, ma può permanere a lungo uno stato di astenia; in circa il 50% dei casi si può riscontrare un rash maculopapulare e linfoadenopatia. In alcuni casi la malattia si manifesta come una meningoencefalite e si presenta con vomito, diminuzione dei riflessi tendinei profondi, debolezza muscolare, paralisi flaccida, insufficienza respiratoria, alterazioni dello stato mentale fino al coma. La mortalità è intorno al 4-14% con un maggior rischio di esito fatale nei pazienti anziani. Altre manifestazioni rare sono le miocarditi, pancreatiti ed epatiti fulminanti. |
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Cosa si può fare?
Non esiste ancora un vaccino per il virus West Nile, nonostante diversi laboratori stiano portando avanti studi e ricerche con questo obiettivo. Data la bassa incidenza di casi umani riscontrati la vaccinazione non sembra essere il miglior intervento di salute pubblica; per un’efficace prevenzione della malattia sono necessari sistemi di sorveglianza della diffusione del virus e di controllo nei confronti degli agenti vettori. Altro fattore importante di ogni programma di prevenzione è l’educazione della popolazione nel diminuire il rischio di punture di zanzare potenzialmente infette. |
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L'epidemia
Negli Stati Uniti nel periodo compreso tra il 1999 e il 2000 sono stati riscontrati 78 casi di Meningoencefalite da West Nile virus nell’area cittadina di New York; nel corso degli ultimi anni il virus si è diffuso rapidamente in tutti gli Stati degli Usa, Canada e Messico. Nel 2002 negli USA si sono verificati 4.156 casi umani di cui 234 mortali. Nella tabella sottostante si può osservare la distribuzione dei casi nei singoli Stati nel 2006. Aggiornamenti sull’andamento della epidemia negli USA sono reperibili all’indirizzo: http://www.cdc.gov/ncidod/dvbid/westnile/index.htm
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