L’epidemia
L'epidemia di Sindrome respiratoria acuta grave o Severe Acute Respiratory Syndrome (SARS) ha ormai un valore storico, dal momento che dal 2003 non si sono osservati ulteriori casi in tutto il mondo. I dati aggiornati alla fine di giugno 2003 indicano 8546 casi totali con 809 decessi; il maggior numero di
pazienti è stato osservato in Cina (5327), Hong Kong (1755), Taiwan (682), Canada (251), Singapore (206), USA (74) e Vietnam (63).
La storia
Le prime notizie sulla epidemia del Guandong si ebbero il 10 febbraio quando venne pubblicata su PROMED-mail la prima nota sull’argomento: PNEUMONIA - CHINA (GUANGDONG);
This morning I received this e-mail and then searched your archives and found nothing that pertained to it.
Does anyone know anything about this problem ? "Have you heard of an epidemic in Guangzhou ? An acquaintance of mine from a teacher's chat room lives there and reports that the hospitals there have been closed and people are dying.
" Stephen O. Cunnion, MD, PhD, MPH. Il giorno successivo l’Associated Press e la Xinhua News Agency segnalavano "....
an unidentified pneumonia virus has killed 5 people and left hundreds hospitalized in southern China, officials said Tuesday."The disease is under control. It's not as
serious as the rumor said" said a doctor at the Hospital of the Guangzhou. She wouldn't give her name.
Probabilmente il primo caso e comunque quello epidemiologicamente più rilevante al di fuori della Cina si è verificato ad Hong Kong il 21 febbraio; un medico di Guangdong si è recato ad Hong Kong dove ha soggiornato in Hotel. 12 persone che
abitavano nello stesso albergo si sono successivamente ammalate. Alcuni di questi casi sono stati responsabili dei successivi casi di Toronto, Hanoi e Singapore e nella stessa Hong Kong. In Vietnam l’epidemia ha avuto inizio in seguito al ricovero di un caso grave
ricoverato per sindrome respiratoria acuta. Si trattava di un Americano che proveniva da Shangai. Dopo il suo ricovero, 20 dipendenti dello staff dell’ospedale si sono ammalati. Il paziente, quando le condizioni sono deteriorate, è stato trasferito ad Hong Kong dove è
deceduto. L’undici marzo ad Hong Kong 23 dipendenti dell’ospedale sono stati riconosciuti ammalati (8 hanno sviluppato polmonite). Uno studio pubblicato sul MMWR del marzo 2003 illustra molto bene l’epidemia a partire dall’Hotel
MMWR, March 28, 2003 / 52(12);241-248
http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5212a1.htm
La figura illustra molto bene la diffusione della malattia a partire dal caso indice.
(Allegato 1)
In occidente la malattia ha avuto la maggiore diffusione in Canada dove l’epidemia dopo aver segnato un suo apice alla fine di marzo sembrava debellata; nel mese di maggio si è assistito ad
una nuova ripresa ora nuovamente sotto controllo; la figura, da
MMWR, June 13, 2003 / 52(23);547-55
illustra l’andamento delle due epidemie.
http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm5223a4.htm
(Allegato 2)
In Cina l’epidemia di SARS ha raggiunto livelli preoccupanti ma è stata controllata con misure di contenimento drastiche; ha portato anche alla sostituzione del Ministro della Sanità Zhang Wenkang e del Sindaco di Pechino Meng Xuenong.
Caratteristiche cliniche
(vedi sotto definizioni di caso)
La malattia inizia con febbre, brividi, cefalea, mialgie e malessere cui seguono I sintomi respiratori caratterizzati da tosse secca e dispnea (mancanza di fiato anche a riposo). Gli
esami di laboratorio documentano una leucopenia (con linfopenia = <1.500 linfociti/mm3), una moderata piastrinopenia ed un aumento della CK e/ delle transaminasi; la radiografia del torace mostra polmonite
bilaterale; non in tutti i casi si osserva una alterazione radiografica. In alcuni casi, l’evoluzione è verso una sindrome di distress respiratorio che può richiedere il trattamento in terapia intensiva.
L’incubazione sembra essere di 2-7 giorni. Sono da sottolineare l’andamento prolungato dell’infezione e il relativo ritardo con cui si manifestano i sintomi maggiori (alterazioni radiografiche, insufficienza
respiratoria). Le tabelle sottoriportate illustrano schematicamente le principali caratteristiche cliniche dell’infezione.
Tabella 1 |
Aspetti clinici della SARS
(20 casi, Singapore) |
Sintomi |
N° |
% |
Febbre |
20 |
100 |
Tosse secca |
15 |
75 |
Mialgie |
9 |
45 |
Malessere |
9 |
45 |
Anoressia |
9 |
45 |
Dispnea |
8 |
40 |
Nausea/vomito |
7 |
35 |
Mal di gola |
5 |
25 |
Diarrea |
5 |
25 |
Cefalea |
4 |
20 |
Brividi |
3 |
15 |
Rinorrea |
3 |
15 |
Da Li-Yang Hsu et al. EID
2003 9(6):713 |
Tabella 2 |
Aspetti
clinici della SARS in quattro diverse casistiche |
Sintomi
(%) |
HK1 |
HK2 |
CN3 |
HK4 |
Febbre |
100 |
98 |
100 |
100 |
Tosse |
100 |
62 |
57 |
80 |
Dispnea |
80 |
20 |
/ |
60 |
Diarrea |
30 |
10 |
20 |
50 |
1)
Tsang NEJM 2003; 2) Peiris Image.Thelancet.com
2003;
3) Poutanen NEJM 2003; 4) Lee NEJM 2003 |
Tabella 3 |
Aspetti
clinici della SARS: gg. dall’inizio dei sintomi |
|
gg da
inizio sintomi |
Pazienti |
Ricovero |
6,1 (0-9) |
20 |
Primo Rx alterato |
7,4 (4-11) |
20 |
Terapia con O2 |
4-13 (11-13) |
11 |
Ventilazione |
5-13 (10-13) |
6 |
Risoluzione febbre |
11,5 (9-22) |
20 |
Miglioramento Rx |
12,3 (10-20) |
20 |
Decessi |
19-34 |
3 |
Età media |
28 (19-73) |
20 |
Età pt. deceduti |
40, 46, 50 |
3 |
Li-Yang
Hsu et al. Emerging Infectious Diseases 2003
9(6):713 |
Tabella 4 |
Caratteristiche radiologiche e di laboratorio |
Radiologia |
Infiltrati |
>80% |
Esame
fisico |
Ipossia |
60-83% |
Laboratorio |
Leucopenia
Linfopenia
Piastrinopenia
AST

LDH

CPK
 |
17-34%
60-80%
17-45 %
23-78 %
70-80 %
26-56 % |
1)
Tsang NEJM 2003; 2) Peiris Image.Thelancet.com
2003; 3) Poutanen NEJM 2003; 4) Lee NEJM 2003 |
Maggiori informazioni sulle caratteristiche radiologiche sul sito:
http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/m2d321.htm,
Le caratteristiche cliniche della malattia sono
state oggetto di due recenti pubblicazioni:
Tsang KW, Ho PL, Ooi GC, et al. A
cluster of cases of severe acute
respiratory syndrome in Hong Kong. N Eng J Med.
http://content.nejm.org/cgi/content/abstract/NEJMoa030666v1
Poutanen SM, Low DE, Henry B, et
al. Identification of severe acute
respiratory syndrome in Canada. N Eng J Med.
http://content.nejm.org/cgi/content/abstract/NEJMoa030634v1
Agente eziologico
Il giorno 24 marzo i Laboratori dei Centers for Disease
Control and Prevention (CDC) di Atlanta hanno isolato un
virus del tipo dei coronavirus in 5 pazienti (da
Thailandia, e Hong Kong) mediante coltura su cellule
VERO, la tecnica della PCR e la microscopia elettronica;
i campioni esaminati dai CDC erano negativi per
metapneumovirus. Quest’ultimo, human metapneumovirus (HMPV),
era stato isolato ad Hong Kong ed in Canada mediante PCR
e con coltura su linee cellulari a Toronto nel
laboratorio Frank Plummer. A partire dal 30 marzo si
sono accumulate sempre più certe dimostrazioni che la
causa della malattia fosse il Coronavirus. Il 22 aprile
l’agente causale della SARS è stato definitivamente
identificato. La malattia è causata da un nuovo
Coronavirus diverso da quelli umani ed animali sino ad
ora conosciuti. Gli studi sono concentrati adesso sulle
fasi della malattia in cui avviene la maggiore
diffusione del virus, sulla sua presenza nei diversi
fluidi corporei e sulla sua capacità di sopravvivenza
nell’ambiente e nelle secrezioni emesse; un altro
aspetto oggetto di studi è la possibilità che il virus
muti; i Coronavirus infatti sono conosciuti per essere
soggetti a mutazioni frequenti.

I Coronaviruses
infettano uccelli e molti mammiferi. Nell’uomo sono
conosciuti responsabili del raffreddore e diarrea. La
trasmissione non richiede un vettore e avviene per lo
più per via aerea; in alternativa sono state ipotizzate
la via orofecale, la contaminazione fecale ambientale e
la successiva trasmissione per aerosol, la
contaminazione di strumenti o superfici. I Coronavirus
hanno una specie-specificità ma non sono impossibili
trasmissioni cross-specie. Nel caso del SARS-CoV è
stata ipotizzata la trasmissione all’uomo di un
Coronavirus presente in alcuni animali presenti in Cina
(gli zibetti); in questi animali è stato recentemente
isolato un virus assai simile a quello della SARS. Sulle
analogie del virus umano con quelli animali si rimanda
al recente articolo: Isolation and characterization of
viruses related to the SARS coronavirus from animals in
southern China. Y Guan, BJ Zheng, YQ He, XL Liu, ZX
Zhuang, CL Cheung, et al.
http://www.sciencemag.org/cgi/rapidpdf/1087139
Si conoscono tre Gruppi di Coronavirus:
Gruppo 1 comprende virus canini, felini, porcini e
umani;
Gruppo 2 virus bovini, umani, murini, porcini e dei
roditori;
Gruppo 3 virus aviari.
I Coronavirus possono sopravvivere all’esterno per 2-3
ore; ciò rende plausibile la possibilità di trasmissione
anche mediante oggetti. Il virus potrebbe resistere
anche 24 ore sulle superfici.
http://www.canada.com/toronto/story.asp?id=08A84C1A-93F2-488C-B1EE-825A520429D4
Tabella 5 |
Eliminazione del virus (NPA:
aspirati nasofaringei)
Peiris et. al.
www.who.int
5/1/03 |
gg
dall’inizio
dei sintomi |
10 |
13 |
16 |
19 |
21 |
NPA
(%) |
19 / 20
(95%) |
18 / 20
(90%) |
18 /20
(90%) |
15 / 20
(75%) |
9 / 19 (47.4%) |
Feci
(%) |
20 / 20 (100%) |
20 / 20 (100%) |
19 / 20
(95%) |
12 / 15
(80%) |
10 / 15 (66.7%) |
Urine
(%) |
10 / 20
(50%) |
9 / 20
(45%) |
7 / 20
(35%) |
6 / 20
(30%) |
4 / 19 (21.1%) |
Diagnosi
La diagnosi viene tuttora fatta su base clinica ed
epidemiologica (vedi definizione di caso).
Esistono in alcuni paesi (Canada, Francia, Germania,
Hong Kong SAR, Giappone, Olanda, Singapore, UK, USA)
test di laboratorio per identificare i pazienti con
malattia sospetta o probabile; si tratta di test in via
di sviluppo utili per lo più a scopo di ricerca.
Test per anticorpi:
- ELISA (IGM/IGA) identifica
anticorpi presenti dopo 20 giorni dall’esordio
clinico.
- Test di immunofluorescenza
(per IgM) è in grado di identificare anticorpi dopo 10
giorni di
malattia.
Test molecolare
(PCR) è in grado di
identificare materiale genetico del Coronavirus nei
materiali patologici; il test è stato sviluppato da
diversi laboratori: Centers for Disease Control and
Prevention (USA), Federal Laboratories for Health
(Canada), Hong Kong University, e dal Governmental Viral
Unit of Hong Kong e sono stati messi in comune presso il
sito web dell’OMS:
http://www.who.int/csr/sars/project/en/
Coltura cellulare su
linea cellulare VERO.
La sensibilità e specificità dei test non è ancora
conosciuta.
Immagini del virus
sono disponibili presso il sito dell’OMS:
http://www.who.int/csr/sars/coronavirus/en/
L’Istituto
Bernhard-Nocht (BNI) ha sviluppato e valutato differenti
test in PCR (RT-PCR) per il Coronavirus (SARSV). Il
protocollo della PCR del BNI è disponibile al sito dello
stesso Istituto
www.bni-hamburg.de o
dalla home page della OMS:
http://www.who.int/csr/sars/primers/en/
La cura
Non è ancora stabilito se i farmaci antivirali
attualmente disponibili possano avere un ruolo nel
trattamento della malattia; non c’è alcuna evidenza, al
momento, secondo i CDC, che alcun farmaco antivirale o
gli steroidi possano svolgere un ruolo terapeutico nella
malattia. Alcune segnalazioni da Hong Kong indicano un
potenziale effetto favorevole della ribavirina (per
altro attiva su di un altro Coronavirus, il virus della
epatite del topo). Sono stati impiegati anche steroidi,
comunemente utilizzati nella terapia delle polmoniti
virali umane, con risultati per il momento non
verificati. I CDC non hanno fornito fino ad ora
indicazioni sull’uso della ribavirina, né sul suo
dosaggio. Si raccomanda un uso prudente considerati gli
effetti collaterali potenziali.
Definizione di caso
OMS: (http://www.who.int/csr/sars/casedefinition/en)
CDC: (http://www.cdc.gov/ncidod/sars/casedefinition.htm)
(Download
PDF version formatted for print)
Caso sospetto
Malattia respiratoria di
causa non nota con inizio dopo il 1 febbraio 2003 con le
seguanti caratteristiche:
Temperatura febbrile > 38°C
E
Uno o più segni clinici di
malattia respiratoria (es. tosse, respiro affannoso,
difficoltà di respiro, ipossia)
E
Viaggio
§,
entro 10 giorni dalla insorgenza dei sintomi, in area
(*)
dove sia
stata documentata la trasmissione di SARS
(vedi lista); sono escluse le
aree con casi secondari limitati al
personale ospedaliero o ai contatti
familiari diretti.
Residente in area infetta
O
Contatto stretto *
nei 10 giorni
dall’insorgenza dei sintomi con persona
conosciuta per essere un caso sospetto di
SARS.
§
Viaggio comprende transito in
aeroporto di un’area con documentata o sospetta
trasmissione comunitaria della SARS.
*
Si intende aver curato o avere
avuto contatto diretto con secrezioni respiratorie o
altri fluidi biologici di un paziente con diagnosi di
sospetta o probabile SARS.
Caso probabile
Caso sospetto con una delle seguenti caratteristiche.
Evidenza
radiografica di polmonite (esempi
disponibili all’indirizzo:
http://www.droid.cuhk.edu.hk/web/atypical_pneumonia/atypical_pneumonia.htm
o
sindrome di distress respiratorio
Riscontro autoptico di sindrome di distress respiratorio
senza causa
identificabile.
(*) Classificazione delle aree di
trasmissione dell’infezione
Modello A: i casi importati hanno
prodotto soltanto una generazione locale di casi
probabili, tutti contatti diretti del caso
indice importato.
Modello B: si sono verificate più di una
generazione di casi secondari dal caso indice,
ma soltanto in persone precedentemente
identificate e seguite come contatti di casi
conosciuti di SARS.
Modello C: trasmissione locale che si
verifica tra persone non identificate in
precedenza come contatti di casi di SARS.
Quadro sconosciuto: informazioni
insufficienti per stabilire il quadro di
trasmissione locale.
|
Le precauzioni e le disposizioni
La Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha
stabilito una allerta globale in seguito alla malattia
che si è dimostrata altamente contagiosa.
La OMS raccomanda misure per prevenire la diffusione
attraverso i viaggi aerei: queste comprendono lo
screening dei passeggeri che partono dalle aree
considerate infette. Lo screening si basa su interviste
ai passeggeri in partenza dalle aree per identificare i
pazienti con caratteristiche di caso sospetto; in questo
caso viene consigliato di posporre la partenza sino alla
scomparsa dei sintomi. Tutti i soggetti che
presentassero i sintomi dovrebbero immediatamente essere
tenuti in osservazione medica. I casi sospetti devono
essere segnalati alle autorità sanitarie. Tutti i
viaggiatori devono essere informati della sindrome ed
invitati a recarsi da un medico se vi sono sintomi.
Le compagnie aeree hanno ricevuto dalla OMS anche le
raccomandazioni sulle misure da intraprendere nel caso
un paziente con sospetta SARS fosse identificato nel
corso un volo. Se il personale delle linee aeree dovesse
venire a conoscenza della presenza di un viaggiatore con
queste caratteristiche deve avvertire immediatamente
l’aeroporto di destinazione. Il personale e gli altri
passeggeri devono essere informati. Si attuano misure di
controllo per i contatti ma non vi sono al momento
attuale misure restrittive. La OMS raccomanda che i
contatti possano proseguire il viaggio nel caso non
abbiano sintomi compatibili con la SARS.
Le precauzioni da adottare in caso di contatto con un
caso di SARS comprendono le precauzioni standard
(lavaggio mani), quelle per le infezioni a trasmissione
aerea (filtrante facciale), da contatto (guanti,
camice); dal momento che le vie di trasmissione non sono
ancora perfettamente conosciute la protezione degli
occhi è consigliabile. Non è possibile, al momento
attuale stabilire per quanto tempo una persona rimane
contagiosa.
I CDC hanno redatto le seguenti norme:
Le precauzioni devono essere continuate per 10 giorni
dopo la scomparsa dei sintomi (febbre e tosse).
- I pazienti, dopo la remissione dei sintomi, non
devono per tutto questo periodo (10 giorni)
uscire di
casa o recarsi al lavoro, a scuola ed in aree
pubbliche.
- I conviventi, nel corso dei 10 giorni dopo la
malattia, devono attuare rigorose misure di
igiene:
lavaggio mani possibilmente con soluzioni
disinfettanti alcoliche.
- Se possibile, un paziente convalescente dovrebbe
indossare una mascherina chirurgica per
tutto il
periodo quando in contatto con altri. In alternativa
la maschera, un filtrante facciale in questo caso,
dovrebbe essere indossato dai contatti potenziali.
- Devono essere utilizzati guanti in caso di
contatto con fluidi di paziente malato o
convalescente: eliminare i guanti dopo l’uso e lavarsi
le mani subito dopo aver tolto i guanti.
- Non scambiare posate, asciugamani, tovaglioli ed
ogni altro utensile domestico. Le stoviglie
possono
essere riutilizzate dopo normale lavaggio con sapone
ed acqua calda.
I conviventi non sono soggetti a restrizione delle
normali attività a meno che non manifestino segni di
sospetta o possibile malattia; in questo caso devono, ai
primissimi segni e sintomi, essere posti sotto
osservazione medica.
Per ogni informazione aggiuntiva si segnalano i seguenti siti:
CDC and WHO Web Sites for SARS:
http://www.cdc.gov/ncidod/sars/
http://www.who.int/csr/sars/en
Alert, verification and public health management of
SARS in the post-outbreak period:
http://www.who.int/csr/sars/postoutbreak/en/

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